- Il Condaghe
di San Gavino, Sassari, 2004.
Magnum (cm. 24 x 17, pp. 93).
- Il Condaghe
di San Gavino, Cagliari, 2005.
Centro
di Studi Filologici Sardi / CUEC (cm. 19 x 12, pp. CII + 91).
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Una
delle più controverse fonti narrative di origine popolare viene
riproposta in una nuova trascrizione che aggiorna l’edizione del Codex
Diplomaticus Sardiniae di Pasquale Tola, corredata da uno studio storico
del momento nel quale si articolano le vicende descritte nel documento.
Si
tratta di un esemplare a stampa del 1620 nel quale l’erudito sassarese
Francesco Rocca offrì ai suoi contemporanei – e fortunatamente anche a
noi – la possibilità di leggere quanto attribuibile alla leggenda del
ritrovamento dei corpi dei martiri turritani Gavino, Proto e Gianuario e
della fondazione della basilica di S. Gavino di Porto Torres.
Al
di là del significato culturale dell’opera, che ci riporta ad un
particolare momento storico nel quale il sentimento religioso si
rafforzava ed aveva necessità di riferimenti edificanti e
soprannaturali, il documento è permeato di aspetti di carattere storico
che, visti per la prima volta in un ottica priva di preconcetti, possono
offrire ad una storiografia che tuttora basa le investigazioni su un
numero di testimonianze scritte veramente esiguo, nuove chiavi di
lettura.
In
questo studio viene rivalutata e riproposta la matrice medioevale dei
fatti leggendari così come quella degli avvenimenti storici narrati. Si
propone una datazione sull’origine della tradizione che non appare
azzardato –per le motivate argomentazioni– far risalire quanto meno
al periodo di passaggio tra il XIII e il XIV secolo, quando sono ancora
vivi consistenti elementi culturali e politici di area italiana e si
affacciano i primi di matrice iberica, catalano- aragonese.
L’origine
dell’istituzione giudicale, della quale si offre una serie di
particolari originali ed unici, l’illustrazione di quelle che
potrebbero essere le prime figure al vertice dell’istituzione, così
come la descrizione del territorio, illustrato a fondo con precisi
riferimenti a particolari toponimici che solo le ricerche attuali hanno
recuperato, sono gli argomenti di punta della ricerca.
Privato,
come nella prima pubblicazione di questo saggio, da ogni elemento che
acriticamente accetti integralmente la visione storica offerta dal
condaghe così come da altrettanto acritici interventi di rifiuto totale
di quanto il testo offre, questo studio si presenta come una proposta di
rivalutazione di una tradizione che non può che arricchire i dati a
nostra disposizione su un passato che merita di essere conosciuto più a
fondo, senza preconcetti. L'edizione
del 2005 è arricchita da glossario e indici onomastico e toponomastico,
a cura di Dino Manca.
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a Monografie |
Indice
del volume
-
Premessa
-
L'autore
e l'opera
-
Panorama
culturale
-
Diffusione
del condaghe
-
Aspetti
storiografici
-
Raffronti
tra le fonti
-
Il
Condaghe e l'Inventio
-
Elementi
storici nel condaghe
-
La
nascita del giudicato
-
Comita
o Gonario?
-
Ipotesi
genealogiche
-
I
familiari di Comita: la madre e Giorgia
-
I
familiari di Comita: Caterina e Orgodori
-
Altri
dati storici
-
Il
peccato originale?
-
La
narrazione
-
Il
documento
-
Schede
personaggi (Genealogie). Casata giudici di Torres
-
Alessandro
Soddu, Note sui villaggi della Flumenargia e Romangia citati nel
Condaghe di S. Gavino di Torres
-
Franco
G. R. Campus, Cartina
-
Dino
Manca, Glossario e indice onomastico e toponomastico
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