UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI. DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE. SEZIONE DI ANATOMIA UMANA

ELENCO REPERTI OSSEI ATTRIBUITI ALLE RELIQUIE DEI SANTI MARTIRI TURRITANI

GAVINO, PROTO E GIANUARIO

2003

 

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Il sovralluogo è stato effettuato osservando i frammenti ossei contenuti nelle teche di vetro, all'interno delle quali erano conservati, e descritti, nell'ordine di osservazione, anche sulla base della relazione stilata nel corso della Ricognizione, effettuata in data 10 dicembre 1947 dal Dott. Salvatore Sanna, le possibili piccole discrepanze tra i due resoconti sono verosimilmente da attribuire ad un naturale processo di degradazione.

 

S. GAVINO M.

- Un'ampolla di vetro vuota intera e piccoli frammenti di un'altra ampolla sempre di vetro

- Porzione di perone sinistro (3/4 distali)

- Epifisi distale del perone destro

- Porzione distale di tibia sinistra quasi intatta

- Porzione di omero destro con la testa quasi intatta

- Porzione inferiore di omero destro con epifisi distale riconoscibile

- Due frammenti di testa di femore

- Calcagno sinistro

- Quattro vertebre dorsali con erosione delle apofisi spinose e trasversali.

- Tre vertebre lombari

- Diversi frammenti di altre vertebre

- Astragalo sinistro

- Primo metatarso

- Quattro ossa del tarso

- Tre metacarpi

- Falange prossimale dell'alluce

- Frammenti di altre falangi

- Frammento di osso sacro, porzione distale con visibili i fori sacrali

- Numerosi frammenti di coste

- Frammento dell'estremità distale del radio sinistro

- Estremità distale della diafisi del radio

- Estremità distale dell'ulna

- Due frammenti verosimilmente dello stesso astragalo

- Porzione olecranica di ulna destra

- Frammento di capitello radiale

- Frammento di osso della scatola cranica, privo del tavolato esterno

- Frammento dell'angolo mandibolare sinistro

- Numerosi frammenti ossei non attribuibili

 

S. PROTO M.

- Frammento mediale della porzione prossimale della diafisi sinistra

- Diafisi femorale destra lunga circa 25 cm

- Epifisi prossimale di tibia sinistra

- Osso iliaco destro quasi intatto, privo dell'ischio

- Due frammenti di osso temporale sinistro

- Diafisi di radio, lunghezza di circa 20 cm

- Due ossa mascellari, saldate tra loro, in buono stato di conservazione con presenti in sede tre elementi dentali (14, 17, 24); evidente il riassorbimento degli alveoli dentali 15, 16, 25 e 26. Terzo molare erotto. L'elemento 17 presenta una carie penetrante in sede distale. Non sono evidenti segni di usura dentale

- Un osso zigomatico destro, saldato all'osso mascellare

- Frammento di osso occipitale

- Tre frammenti di osso parietale

- Alcuni frammenti di coste

- Un osso metacarpale

- Alcuni frammenti di vertebre

- Un frammento di osso frontale

- Superficie articolare dell'epifisi distale della tibia

- Frammento di manubrio sternale

- Numerosi frammenti ossei non attribuibili

 

S. GIANUARIO M.

- Alcuni frammenti di ampolla di vetro

- Due frammenti di femore, lunghi 30 e 20 cm, metà distale con i condili articolari intatti

- Un omero sinistro in perfette condizioni di conservazione

- Epifisi prossimale della tibia sinistra ampiamente erosa

- Testa di omero destro

- Due scapole, destra e sinistra, in ottimo stato di conservazione

- Due creste iliache, di cui una in buono stato di conservazione e la seconda più frammentaria

- Due teste di femore

- Due porzioni dell'osso dell'anca, ischio

- Un frammento della estremità prossimale del femore privo della testa

- Due frammenti prossimali di radio, destro e sinistro, con preservati i capi articolari

- Due calcagni

- Frammento di osso temporale

- Un frammento di osso iliaco, con evidente una porzione dell'acetabolo

- Sei vertebre dorsali, quasi intatte

- Tre vertebre cervicali intatte

- Un frammento di atlante

- Una vertebra lombare in buone condizioni e frammenti di altre due vertebre lombari

- Quattro coste integre

- Sette coste quasi integre

- Numerosi frammenti di altre coste

- Estremità distale di clavicola sinistra

- Frammento del terzo prossimale di femore destro, privo di epifisi

- Frammento del terzo prossimale di tibia destra, priva di epifisi

- Frammenti do osso parietale

- Frammenti di osso mascellare sinistro; sono evidenti gli alveoli dentali pervi da 21 a 28,

indicanti la perdita post-mortem di tali elementi dentali

- Manubrio sternale

- Un frammento di radio

- Sette metatarsi e metacarpi

- Una falange del piede

- Una falange della mano

- Un frammento dell'estremità prossimale di radio

- Un frammento dell'estremità distale di radio

- Due rami mandibolari, destro e sinistro, con preservati il condilo ed il processo coronoideo

- Una rotula

- Un astragalo

- Osso sacro in buone condizioni di conservazione, privo della superficie auricolare sinistra

- Un frammento di osso zigomatico

- Numerosi frammenti ossei non attribuibili

Dal sommario esame dei reperti ossei si può dedurre che si trattava di individui adulti, verosimilmente di sesso maschile, e di questi, in particolare, le ossa attribuite a S. Gianuario M. presentano dimensioni, robustezza e zone di inserzione muscolare tali da ipotizzare una costituzione robusta in individuo di altezza sopra la media.

 

Porto Torres, li 23 Ottobre 2003


 

Sezione di Sassari dell'Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR, trav. La Crucca, 3 - 07043 Li Punti (Sassari).

Risultati preliminari analisi delle reliquie derivanti dall'ampolla di vetro

estratta dal Sarcofago di San Gavino.

 

Dall'ampolla sono stati prelevati tre differenti campioni di materiale a varie altezze:

 

campione 1) grattato con una spatola metallica nelle vicinanze del collo dell'ampolla;

campione 2) grattato dal corpo dell'ampolla;

campione 3) prelevato dal fondo dell'ampolla.

 

Il campione n. 3 era il più consistente come quantità.

 

Da un'analisi visiva allo stereoscopio i campioni apparivano omogenei e molto simili tra loro, fatta eccezione per il n. 2 che presentava sulla superficie un cristallo di colore rossastro. Tale cristallo analizzato al microscopio elettronico a scansione è risultato essere un granello di minerale.

I campioni prelevati mostravano alle analisi preliminari un aspetto simile a terreno. Per prima cosa sono state eseguite delle analisi chimiche atte a verificare la presenza di materiale organico e DNA.

L'analisi del DNA è stato eseguito seguendo un protocollo già sperimentato per reperti provenienti dagli scavi archeologici di Pompei ed hanno fornito esiti negativi.

Una volta accertata l'assenza di materiale derivante da organismi viventi abbiamo sottoposto i campioni ad analisi di spettrometria di massa, utilizzando la tecnica dell'iniezione diretta, anche questa determinazione analitica ci ha confermato la totale assenza di materiale organico di qualsiasi natura, inoltre sono state eseguite delle estrazioni con solvente per accertarsi che non fosse presente alcun tipo di prodotto chimico di natura organica. Tutte le determinazioni analitiche in questo senso sono risultate negative, cosicché il materiale repertato è di sicura natura inorganica.

Sono state perciò eseguite (grazie alla collaborazione con il Centro Regionale Agrario Sperimentale, CRAS) le analisi tipiche dei terreni. A questo scopo ho fornito personalmente due campioni di terreno prelevati a Porto Torres (uno nei pressi della chiesetta del martirio ed uno in campagna alla periferia sud del paese) da utilizzare come bianco di riferimento. Sono stati determinati i metalli pesanti solubili in acqua regia secondo la metodica ufficiale dell'analisi del suolo, le emissioni degli elementi "terre rare" e dei macro costituenti.

Dai risultati analitici si evince che i campioni provenienti dall'ampolla risultano tutti simili tra loro, derivanti cioè da uno stesso sito, ma che questi non hanno niente in comune con i terreni prelevati a Porto Torres, quindi il terreno dell'ampolla non è compatibile con quello di P. Torres. Inoltre nei campioni prelevati dall'ampolla sono stati riscontrati quantitativi rilevanti di piombo, ascrivibili ai frammenti di vetro rilasciati nel tempo dall'ampolla stessa.

 

Conclusioni

Poiché era possibile a priori formulare alcune ipotesi sul contenuto dell'ampolla in oggetto cercherò di descrivere e giustificare la consistenza o l'inconsistenza di queste, sulla base dei risultati delle analisi effettuate:

 

a) L'ampolla conteneva alcuni resti del Martire?

No in quanto non è presente alcuna traccia di DNA, questo tenderebbe ad escludere che si tratti del terreno dove è stato effettuato il martirio (magari intriso del sangue del Santo).

b) L'ampolla conteneva dell'olio per una lampada votiva?

Anche quest'ipotesi è da scartare in quanto le analisi di spettrometria di massa hanno escluso la presenza di qualsiasi traccia di materiale organico (quindi anche residui di olio d'oliva o di lentisco utilizzato nell'antichità per le lampade).

c) L'ampolla conteneva terreno di una prima e provvisoria sepoltura?

Quest'ipotesi non si può escludere, però la sepoltura non dovrebbe essere avvenuta a Porto Torres, in quanto il terreno rinvenuto nell'ampolla è incompatibile con l'attuale terreno locale. Si potrebbe ipotizzare un cambiamento del substrato litologico dovuto al molto tempo passato, anche se non è possibile escludere del tutto il fenomeno, questo sembra molto improbabile visto la differenza importante presente nel profilo analitico delle terre rare.

 

Concludendo si può affermare con ragionevole certezza che nell'ampolla era stato conservato del terreno non proveniente da Porto Torres, terreno che doveva rivestire una grande importanza visto il luogo ed il modo di conservazione.

 

IL RESPONSABILE

Dott. Mauro Marchetti

Dott. Giovanna Delogu