- Castro, Oschiri e il Logudoro orientale, a cura di Giuseppe Meloni e Piergiorgio Spanu, Sassari, 2005.

Carlo Delfino Editore (cm. 30 x 22, pp. 310).

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L’iniziativa di pubblicare questo libro si inquadra in un progetto più vasto, che ha come obiettivi la conoscenza del territorio comunale e la presentazione delle sue prerogative all’esterno.

Un’equipe di studiosi ha ripreso tutte le ricerche fatte sinora sul territorio, e in particolare su Oschiri, elaborando un quadro di sintesi che presenta al lettore lo stato delle nostre conoscenze in materia.

Per ogni momento storico vengono offerte nuove prospettive di lettura di dati storici ormai considerati classici proponendo una serie di ipotesi di studio, alcune delle quali vengono esaminate per la prima volta in questo volume; (ruolo religioso-militare di Castro, diffusione dell’insediamento sparso come a Otti o Balanotti; rilievo militare del Monte Acuto ecc.).

Una peculiarità della ricerca sta nel fatto che la realtà oschirese è stata costantemente ricondotta ad un ambito territoriale che tiene conto di quei collegamenti esterni che fanno del territorio specifico un anello di congiunzione imprescindibile per capire meglio la realtà storica dell’intera Sardegna settentrionale.

Fin dai tempi più antichi il territorio di Oschiri è stato utilizzato intensamente dalle popolazioni locali. Importanti testimonianze archeologiche costituiscono, assieme al museo di recente apertura, uno dei punti di maggior attrazione. Resti del periodo preistorico come Dolmen (Monte Ulia), Domus de Janas, Tombe dei Giganti (Balanotti) e una trentina di nuraghi evidenziano l’uniforme distribuzione dell’uomo nel territorio soprattutto per lo sviluppo delle principali attività economiche come l’allevamento e soprattutto l’agricoltura.

Di grande interesse la presenza dell’antica fortificazione romana di Castro, che faceva dell’area un nodo viario e strategico importante per i collegamenti di uomini e merci tra il produttivo entroterra logudorese e le aree costiere. Il castrum, oggi più conosciuto grazie ai recenti scavi archeologici, operò per poco meno di un millennio diventando centro di controllo anche nel periodo bizantino (VI-IX secolo). A questo stesso periodo potrebbero risalire le importanti e ancora misteriose sculture rupestri di Santo Stefano.

Tra le testimonianze più importanti del periodo basso-medioevale si nota la presenza di diverse chiese come Nostra Signora di Otti, San Demetrio, San Pietro e la più nota e importante Nostra Signora di Castro, centro diocesano fino al 1508. In corrispondenza delle stesse si svilupparono spesso nuclei abitati destinati col tempo ad essere abbandonati a favore di Oschiri, che sarebbe diventata, nei successivi periodi moderno e contemporaneo, centro principale.

Sono tutti temi illustrati in questo volume sulla base della documentazione fino ad oggi conosciuta e pubblicata; a questa si è aggiunta una serie di testimonianze che possiamo considerare nuove, originali, inedite, che per la prima volta vengono offerte alla lettura, talvolta in trascrizione integrale.

La trattazione dei vari periodi, che corrisponde in linea di massima ad una ritmica successione cronologica, si articola in capitoli trattati da singoli specialisti che operano in campo archeologico, storico, epigrafico, paleografico, artistico, geografico.

Lo sfondo d’insieme che ne deriva contribuisce a dare al volume elementi di originalità che differenziano questa ricerca da altre in circolazione.

Il volume è stato realizzato grazie all’interessamento della Fondazione “Giovanna Sanna” di Oschiri e del Comune di Oschiri

Indice del volume

  • Giuseppe Meloni: Introduzione storica e metodologica   

  • Paola Basoli / Denise Marras: Preistoria e protostoria

  • Raimondo Zucca: Periodo fenicio-punico

  • Attilio Mastino: Periodo romano

  • Cecilia Cazzona: Documentazione epigrafica

  • Pier Giorgio Spanu: Alto medioevo

  • Alessandro Soddu: Il Medioevo. Storia politico-istituzionale

  • Franco Campus: Il Medioevo. L’insediamento umano

  • Mauro Sanna: La diocesi di Castra

  • Giuseppe Mele: L’età moderna

  • Antonella Langiu: L’età contemporanea

  • Marina Sechi: Oschiri e il suo territorio nella narrazione dei viaggiatori

  • Aldo Sari: L’arte.

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