- Medioevo catalano. Studi (1966-1985), Sassari, 2012

 

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Gli studi raccolti in questo volume – 12 articoli – abbracciano un arco di tempo di due decenni. Sono il risultato parziale delle prime ricerche fatte dalla seconda metà degli anni Sessanta alla prima metà degli Ottanta.

Si tratta spesso di articoli di medio spessore maturati durante attività di ricerca a più ampio respiro. Hanno trovato ospitalità talvolta su riviste a dimensione e portata locale, talaltra su pubblicazioni miscellanee a carattere internazionale; altri infine sono comparsi in atti di convegni che “faticosamente” venivano volta per volta alla luce.

Oggi è molto problematico ritrovare traccia di questi testi; possono essere utili per le ricerche dei giovani che si avvicinano allo studio dei temi in essi trattati, oppure possono servire come completamento bibliografico per indagini di diverso spessore e portata. Proprio per ovviare alla difficoltà di ritrovare questi articoli nelle biblioteche (e ancora di più nelle librerie, persino in quelle specializzate) si è pensato di proporli nuovamente in versione a stampa, pur consapevoli che si tratta di titoli che hanno alle spalle oltre quarant’anni e che sono frutto delle prime esperienze di scrittura storica di un ricercatore ‒ e alcuni persino di uno studente ‒ allora giovane e alle prime armi. Non hanno subito correzioni o ampliamenti se non in misura assai limitata, quando espressioni o ridotte parti di testo richiedevano una parziale riformulazione in termini più chiari. In nessun caso, comunque, sono stati corretti eventuali errori di interpretazione o fatte aggiunte tematiche o bibliografiche; questo al fine di non alterare la sostanza di considerazioni elaborate diversi decenni fa, periodo in cui vanno contestualizzati. Tutti, comunque, hanno già conosciuto diversi vagli e giudizi della storiografia più accreditata.

Sono ripubblicati in questo volume:  

1 – Su alcuni feudatari maggiori e minori in Sardegna all’epo­ca di Pietro il Cerimonioso, in “Studi Sardi”, XX, 1966, Sassari, 1967.

Questo studio – la prima esperienza di chi scrive, ancora studente universitario – fu presentato, sotto forma di comunicazione, ad una settimana di studi sardo-catalani, organizzata da Alberto Boscolo e Emilio Sáez, allora direttore della sezione barcellonese del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas, nell’estate del 1966. L’incontro si tenne a Barcellona e vide la presenza di un nutrito gruppo di docenti e studenti che per la prima volta si cimentavano nell’elaborazione di un saggio di contenuto storico con supporto di documentazione inedita. In questo caso fu fatta l’analisi di un lungo e articolato documento che permette di tracciare un quadro della feudalità iberica che operava in Sardegna ad un ventennio dalla conquista catalana. Il documento proveniva dall’Archivo de la Corona de Aragón di Barcellona ed era stato rintracciato in una delle prime missioni di studio compiute in quell’archivio dall’equipe di giovani studenti della scuola cagliaritana. I dati che emergono dal documento vengono raffrontati con quelli contenuti in altre testimonianze edite in diverse occasioni; è così possibile seguire la flessibilità delle cifre e l’evolversi di un fenomeno importante come quello della feudalità che si affermava in Sardegna nei decenni successivi alla conquista del 1323-26.  

2 – Sull’alleanza veneto-aragonese all’epoca di Pietro il Cerimonioso, in Medioevo Età Moderna, Cagliari, 1972.

 

Contiene considerazioni scaturite principalmente da documentazione inedita d’archivio, ampliate e approfondite rispetto ai contenuti già presi in considerazione nel volume Genova e Aragona all’epoca di Pietro il Cerimonioso, I (1336-1354), Padova, 1971. Lo studio si concentra sulla documentazione che si riferisce alla diplomazia aragonese, veneziana e genovese nella prima metà del XIV secolo e può ritenersi complementare di quello a più ampio respiro già citato. In particolare vengono illustrati i passi e i momenti che portarono al consolidarsi nello scenario Mediterraneo e dei suoi settori strategici di schieramenti ben caratterizzati: Veneziani e Catalani da una parte, Genovesi dall’altra, con la presenza spesso ambigua e non ben definita dell’Impero d’Oriente.

 

3 Aspetti della politica di Alfonso il Benigno nei confronti dei Doria in Sardegna, in “Studi Sardi”, XXII, 1971-72, Sassari, 1973 = Una nota sulla politica matrimoniale di Alfonso il Benigno nei confronti dei Doria, in “Atti del 1° Congresso Storico Liguria-Catalogna, Ventimiglia-Bordighera-Albenga-Fina­le-Genova, 14-19 ottobre 1969”, Bordighera, 1974.  

E’ il testo di una comunicazione presentata sotto titolo leggermente diverso al “Congresso di Studi Liguria-Catalogna”, tenutosi a Bordighera e Genova nell’autunno del 1969. Alla luce della nuova letteratura e della documentazione edita esaminata ed inedita reperita dopo quella data, il suo contenuto fu parzialmente aggiornato e ripubblicato nel 1973 nella rivista “Studi Sardi”. L’articolo, nella prima versione, uscì in seguito, nel 1974. E’ incentrato sullo studio di una serie di documenti inediti attraverso i quali si possono capire gli aspetti diplomatici della politica di primo intervento dei Catalani in una Sardegna appena conquistata. All’interno di queste linee emerge come primaria l’esigenza di elaborare un quadro di legami matrimoniali che potesse garantire lo sviluppo di relazioni pacifiche tra vecchi e nuovi dominatori. Tra gli aspetti che emergono per rilevo dai temi trattati va segnalato il ruolo della casata Doria, operante in Sardegna ormai da secoli e ben radicata nel territorio grazie ed una politica di integrazione e di sviluppo dell’apparato militare e difensivo che si caratterizzava nella realizzazione di una rete di fortezze. Accanto alla famiglia traspare, e a volte è evidente, il ruolo di Genova che la appoggia nelle sue rivendicazioni con l’obiettivo di consolidare la propria presenza in un’isola che fungeva da base intermedia nei traffici marittimi della repubblica. 

4 – Cenni sulle relazioni tra Genova e l’Aragona nel secolo XIV (1351-1360), in “VIII Congreso de Historia de la Corona de Aragón”, t. II, vol. III, Valencia, 1973.  

Benché pubblicato nel 1973, questo studio risale al 1967, quando fu presentato all’VIII Congresso della Corona d’Aragona tenuto a Valencia dall’1 all’8 ottobre. E’ una prima stesura, forzatamente ridotta nel contenuto e nell’utilizzo della documentazione d’archivio, che costituiva una iniziale elaborazione della tesi di laurea, che sarebbe stata completata nel 1969; doveva servire in seguito anche da traccia per la realizzazione dei volumi su Genova e Aragona all’epoca di Pietro il Cerimonioso, I (1336-1354), II (1355-1360) e III (1361-1387), rispettivamente Padova 1971, 1976, 1982. Di rilievo due documenti tratti dall’Archivio di Stato di Genova, pubblicati in trascrizione solo in questo articolo. Il primo consente di illustrare gli aspetti strategici di collegamenti marittimi tra Genova, la Corsica, la Sardegna e la Sicilia; questi emergono da un memoriale affidato dal Comune ligure a Nicolino Piccone, uno dei suoi più esperti patroni di galee, in viaggio per il Mediterraneo centrale. Nel secondo è possibile approfondire le linee della diplomaziona genovese. Interessanti le dettagliate clausole che gli ambasciatori liguri avevano ricevuto come traccia per la conduzione delle trattative di pace con i corrispettivi funzionari catalani alla corte pontificia. Emerge soprattutto la flessibilità dei comportamenti da seguire di fronte agli inviati di Barcellona ma, allo stesso tempo, la rigidità da dimostrare nella trattazione di punti ritenuti di interesse strategico.

 

5 – Giovanni II di Monferrato e le Baleari, in “Nuova Rivista storica”, anno LX,  fasc. I-II, Milano, 1975 = “Anuario de Estudios Medievales”, 10, Barcelona, 1980.  

Fu presentato come comunicazione al Convegno di Storia mediterranea tenutosi a Maiorca nel dicembre del 1973, i cui atti non sono stati mai pubblicati. Pertanto il suo testo è stato proposto per la pubblicazione in riviste a dimensione internazionale.

L’argomento di questo studio va inteso come complementare a quanto pubblicato sul tema nel volume Genova e Aragona, II cit: contiene alcuni approfondimenti sulla politica di Pietro IV d’Aragona nei confronti del problema balearico, sul quale si innesta la nuova presenza di Giovanni II, marchese di Monferrato, con il suo ruolo di mediatore nel conflitto tra Genova e Aragona e di pretendente ad un’espan­sione marittima che aveva proprio nel regno maiorchino il fulcro del suo interesse. La documentazione inedita qui proposta non è presente nel volume già citato, pertanto il tema può essere approfondito solo in questa sede. Di interesse seguire i capitoli di un memoriale affidato dal sovrano aragonese ai suoi ambasciatori diretti alla corte del marchese e leggere le informative che giungevano a Barcellona inviate da spie dislocate nei diversi punti strategici delle corti europee.  

6 – L’attività in Sardegna di Raimondo d’Ampurias dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme, in “Annali delle Facoltà di Lettere-Filosofia e Magistero dell’Università degli Studi di Cagliari”, vol. XXXVII, 1974-75, Sassari, 1976 = “Anuario de Estudios Medievales”, 11, Barcelona, 1981.  

Fu presentato sotto forma di comunicazione al Congresso Internazionale sugli Ordini Militari, tenutosi in forma itinerante tra Spagna e Portogallo nel 1975. Gli atti non sono stati mai pubblicati.

Attraverso l’esame di documenti inediti, trascritti integralmente in appendice, lo studio intende approfondire il tema delle difficoltà finanziarie sorte in Sardegna all’indomani della conquista e dei sistemi adottati dalla finanza regia aragonese per raccogliere risorse utili per l’organizzazione del nuovo regno d’oltremare. Su questo tema si innesta la presenza nell’isola degli Ordini militari e soprattutto quella di alcuni personaggi di spicco all’interno degli stessi.  

7 – Presenza di Saragozza nella spedizione di Pietro il Cerimonioso in Sardegna (1354-55), in “Medioevo. Saggi e Rassegne”, 2, Cagliari, 1976 = “X Congreso de Historia de la Corona de Aragón, Zaragoza, 1976: La ciutad de Zaragoza en la Corona de Aragón”, Zaragoza, 1984.  

Presentato al X Congreso de la Corona de Aragón, tenutosi a Saragozza nel 1976, lo studio esamina un tema a quei tempi non del tutto conosciuto e da allora in poi sempre più al centro dell’attenzione dei ricercatori, quale quello della produzione e dell’esportazione dei cereali dalla Sardegna in direzione dei porti occidentali della Catalogna o della Valenza. Vi si prende in considerazione un particolare momento storico e la difficile contingenza venutasi a creare nell’isola a causa di un’instabile situazione politico-militare e, di conseguenza, produttiva; i flussi del commercio cerealicolo subirono un’inversione di tendenza; non più dall’isola verso i mercati iberici, ma da questi ultimi alla Sardegna, che non era più in grado di far fronte alle esigenze e alle aspettative dell’economia catalano-aragonese. Da sottolineare anche il ruolo della Sicilia nel panorama degli approvvigionamenti cerealicoli nelle terre del Mediterraneo centrale.  

8 – Contributo allo studio delle rotte e dei commerci mediterranei nel Basso Medioevo, in “Medioevo. Saggi e Rassegne”, 3, Cagliari, 1977.  

L’occasione per trattare queste tematiche venne in occasione di uno degli “Incontri interuniversitari di Medievisti del gruppo Piemonte, Lombardia, Liguria e Sardegna” (in particolare il quarto) che si tenne a Genova il 10 novembre del 1976. Il tema di quella giornata di studi era incentrato su “Le vie di comunicazione nel Medioevo”. In queste pagine viene presa in considerazione la tesi della centralità della Sardegna nello scacchiere del Mediterraneo centrale e la conseguente attenzione di Pisa, Genova e Aragona al controllo delle rotte che interessavano l’isola non solo dal punto di vista strategico o logistico, ma anche in vista di uno sfruttamento economico delle risorse locali. Viene proposto uno schema relativo alle principali rotte dove trovano citazione le singole località marittime su tragitti a volte ben noti, altre volte poco conosciuti.  

9 ‒ Note sull’economia della Sardegna basso-medioevale, in “Atti del I Convegno Internazionale di studi geografico-storici. La Sardegna nel mondo mediterraneo”, Sassari, 7-9 aprile 1978, Sassari, 1981.

Breve intervento ad un convegno tenutosi a Sassari nel 1978, nel quale si tentò un primo approccio ad un argomento che ancora non appassionava la storiografia impegnata su queste tematiche e che sarebbe stato illustrato più a fondo in successivi studi. Al centro dell’analisi la duplice visione di un’isola che nel corso dei secoli rivestì un ruolo determinante per la politica espansionistica degli stati mediterranei non solo per la sua ben nota posizione strategica, al centro delle vie di comunicazione marittime ma anche per la sua produttività sotto diversi aspetti: da quella cerealicola, a quella estrattiva (argento e sale) a quella agro-pastorale in genere.  

10 Studi di storia economica sulla Sardegna medioevale, in “Convegno di studio sul tema: Stato attuale della ricerca storica in Sardegna, Cagliari, 27-29 maggio 1982”, in “Archivio Storico Sardo”, XXXIII, Cagliari, 1982.  

Una serie di giornate di studio furono organizzate a Cagliari dalla Deputazione di Storia Patria per la Sardegna dal 27 al 29 maggio del 1982. Nel Convegno si fece il punto sullo “Stato attuale della ricerca storica in Sardegna”. In questo intervento si cercò di approfondire il tema degli studi di carattere economico, cercando di individuare i risultati fino a quel momento raggiunti e proponendo riflessioni sugli sbocchi futuri di indagini su quello specifico settore. Ne deriva uno strumento che può essere utile dal punto di vista bibliografico e metodologico, pur focalizzato in un periodo lontano da noi ormai un trentennio. Il periodo che viene analizzato più a fondo, con la citazione di testi e autori, è quello della dominazione catalana nell’isola (secoli XIV-XV), che più di altri, in quel momento, era stato al centro dell’attenzione degli studiosi, grazie soprattutto ad un’abbondan­za documentaria non proponibile per i secoli precedenti.

11 ‒ Note sulle difese della Sardegna aragonese nel 1333, in “Atti dell’XI Congresso di Storia della Corona d’Aragona, Palermo, Trapani, Erice, 1982”, 3, Palermo, 1984.

Ancora una comunicazione ad un Congresso della Corona d’Aragona. Questa volta si tratta dell’XI, tenutosi in Sicilia dal 25 al 30 aprile del 1984. Attraverso documentazione inedita catalana, che viene proposta in trascrizione, si approfondisce il tema del controllo strategico delle coste sarde e, di conseguenza, di tutta l’isola, delle sue aree produttive e delle rotte che vi facevano capo. L’esame della situazione è focalizzata in un anno particolare come il 1333, definito dalle fonti del periodo come el mal any primer, ossia come il primo anno di un lungo periodo di carestia che colpì diverse regioni del Mediterraneo occidentale e, quindi, dei possedimenti catalano-aragonesi. I documenti proposti sono dettagliati e forniscono minuti particolari utili anche per una ricostruzione toponomastica dei territori marittimi interessati. Non mancano infine indicazioni sui costi delle complesse operazioni di difesa e sul coinvolgimento delle popolazioni locali per un servizio che si presentava costoso per le poco floride finanze catalane ma, allo stesso tempo, vitale per la salvaguardia del potere iberico e la sopravvivenza soprattutto degli abitanti delle regioni marittime.  

12 ‒ Lo stagno di Decimo e alcuni avvenimenti del Medioevo sardo-catalano. Il processo contro Gherardo di Donoratico, in “Atti del 3° Convegno internazionale di studi geografico-storici, Sassari-Porto Cervo-Bono, 10-14 aprile 1985”, Sassari, 1990.

Lo studio, che risale agli anni precedenti al 1985, è incentrato sul processo che, nel 1355, mise sotto accusa il conte Gherardo di Donoratico, imputato di tradimento per non aver opposto un’adeguata resistenza alle truppe del giudice Mariano, che si dirigevano in armi contro Cagliari, centro del potere catalano nell’isola. I verbali del dibattimento, ancora inediti, sono stati riportati a volte in trascrizione, altre volte in regesto, quando si presentavano eccessivamente ripetitivi. Al termine delle udienze venne emessa una severa sentenza di condanna che non teneva conto delle attenuanti che emergono dai diversi interrogatori. Il verdetto voleva essere di monito per quanti non manifestavano apertamente un comportamento filocatalano. La documentazione e le considerazioni contenute in questo studio possono costituire un primo approccio e, in seguito, un approfondimento per un eventuale esame del primo parlamento che Pietro IV tenne in Sardegna nello stesso anno (Acta Curiarum Regni Sardiniae. G. Meloni, Il Parlamento di Pietro IV d’Aragona (1355), Firenze, 1993) che si aprì proprio con la sentenza di condanna contro Gherardo di Donoratico.

Indice del volume

 

  • Prefazione   

  • Su alcuni feudatari maggiori e minori in Sardegna all’epoca di Pietro il Cerimonioso

         

  • Sull’alleanza veneto-aragonese all’epoca di Pietro il Cerimonioso

  • Aspetti della politica di Alfonso il Benigno nei confronti dei Doria in Sardegna

  • Cenni sulle relazioni tra Genova e l’Aragona nel secolo XIV (1351-1360) 

  • Giovanni II marchese di Monferrato e le Baleari

  • L’attività in Sardegna di Raimondo d’Ampuriascdell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme

  • Presenza di Saragozza nella spedizione di Pietro il Cerimonioso in Sardegna (1354-1355)

  • Contributo allo studio delle rotte e dei commerci mediterranei nel Basso Medioevo

  • Note sull’economia della Sardegna basso-medioevale

  • Studi di storia economica sulla Sardegna medioevale

  • Note sulle difese della Sardegna aragonese nel 1333

  • Lo stagno di Decimo e alcuni avvenimenti del Medioevo sardo-catalano. Il processo contro Gherardo di Donoratico     

           

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